Premiazioni del concorso letterario “La Chianciano che vorrei”
Si svolgono domenica 24 aprile 2022 alle ore 11 presso Villa Simoneschi le premiazioni del concorso letterario intitolato “La Chianciano che vorrei”.
Nel periodo ellenistico questo territorio vide la nascita di alcuni santuari dedicati alle divinità delle acque, anche se alcuni erano già sorti in precedenza. Tra questi il più famoso è il Tempio dei Fucoli
Ma è proprio in quest’epoca che la civiltà etrusca entra in decadenza sia per problemi interni sia per la sempre crescente romanizzazione.
I Romani hanno diviso le terre del Chiancianese in vasti latifondi, che hanno contribuito a eliminare il ceto di piccoli proprietari terrieri che in periodo etrusco si affiancava alla nobiltà.
Molte sono le testimonianze archeologiche che documentano sotto il profilo storico questo passato remoto.
Al periodo romano risalgono invece l’insediamento termale di Mezzomiglio e la cisterna di Camerelle (le cisterne romane veniva usate prevalentemente per l’uso di acquedotti, terme e per la marina militare romana).
Proprio le terme di Mezzomiglio, secondo quanto sostengono gli studiosi statunitensi che vi hanno compiuto gli scavi, sarebbero da identificarsi con i bagni chiusini di cui parlava il poeta latino Quinto Orazio Flacco (65-8 a.C.) – Poesie Tomo II -, e nei quali trascorse un periodo di riposo per ordine del Antonio Musa (63-14 a.C.), medico personale dell’imperatore Augusto (63 a.C.-14 d.C.).
Nel periodo romano, come testimoniano i reperti archeologici, il territorio di Chianciano fu sede di lussuose ville e di imponenti edifici termali, frequentati sicuramente anche dal poeta Orazio.
La villa in età romana era essenzialmente una casa di campagna.
Sviluppatasi in Italia in particolare a partire dall’età tardo repubblicana, sorgeva come residenza padronale al centro di un complesso di edifici e di terreni destinati alla produzione agricola oppure come luogo per il riposo (otium) dalle attività e dagli affari (negotium) praticati in città.
Secondo Plinio il Vecchio e Vitruvio vi erano due tipi di villa:
Tra i luoghi ricreativi più frequentati dai romani, come occasione di socializzazione, di divertimento e di sviluppo di attività, vi erano sicuramente gli impianti termali, monumentali edifici pubblici con scopi igienico-sanitari.
A partire dal II secolo a.C., divennero sempre più importanti e rappresentarono uno dei principali luoghi di ritrovo durante l’epoca romana, anche in virtù del fatto che chiunque poteva accedervi, anche i più poveri, in quanto in molti stabilimenti l’entrata era libera.
I primi impianti termali nacquero in luoghi non casuali, principalmente in zone dotate di sorgenti naturali di acque calde o curative.
Soprattutto in età imperiale, le terme divennero elemento imprescindibile delle città nell’impero, grazie al livello di tecnologia raggiunto sullo sviluppo di tecniche di riscaldamento delle acque.
Si svolgono domenica 24 aprile 2022 alle ore 11 presso Villa Simoneschi le premiazioni del concorso letterario intitolato “La Chianciano che vorrei”.
Posti limitati. Per informazioni: Terme di Chianciano (334 6250431); Pro Loco (0578 652323).
Info e prenotazioni 0578 321101 / lst_teatro@yahoo.it
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