Nella pianificazione urbanistica di Chianciano, avvenuta tra la fine del secolo XII e l’inizio del 1200, si può notare quanto le componenti socio-politiche abbiano inciso nella sua strutturazione.
Con i feudatari, i Conti Manenti che possedevano la rocca da almeno due secoli, nasce l’esigenza, a causa dell’aumento demografico dell’epoca, di condividere gli spazi dei “militi” con quella dei “pedoni”. Viene costruita, così, tra il 1230 e la fine di questo secolo il Palazzo comunale e la piazza antistante, le cui proporzioni sicuramente derivano dall’influenza senese.
Lungo il borgo viene progettata la piazza pubblica, di medie dimensioni, ed i palazzi del potere religioso e militare vengono collocati alle estremità.
Chianciano diventa libero Comune nel 1287, anno in cui vengono pubblicati anche i primi Statuti.
Il Palazzo comunale in origine si presentava merlato e turrito, lo possiamo vedere bene nella tavola dipinta, risalente al XVI secolo, che raffigura San Giovanni Battista che sostiene Chianciano.
Il Palazzo Comunale, così come era stato costruito, non lo possiamo più ammirare in quanto nel 1743 è crollato. Ricostruito successivamente oggi lo vediamo così come fu riprogettato dopo il crollo dello storico edificio.
All’interno dell’edifico ci sono gli uffici comunali che oggi, sono un tutt’uno con il Palazzo Giubilei.
Il Palazzo comunale originariamente era merlato e turrito come si vede nella tavola dipinta del XVI secolo che raffigura San Giovanni Battista che sostiene Chianciano
Nell’immagine Settecentesca si vede il Palazzo comunale merlato
Dipinto a carboncino rosso che si trova nella stanza di aspetto dell’ufficio del Sindaco proviene da Villa Simoneschi, come pure la cassaforte che si può ammirare nel corridoio del palazzo al primo piano.
creato l’11 ottobre 2018 – aggiornato il 30 aprile 2020
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